L'INTERNAZIONALIZZAZIONE E LA RIORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE

IL PROBLEMA 

Un importante gruppo italiano operante nel settore della componentistica sia elettrica che per la produzione di moto, necessitava di rendere operativo in breve tempo il proprio stabilimento indiano, modificare la propria organizzazione industriale europea attraverso il recupero delle performance produttive e razionalizzare coerentemente il proprio sistema logistico

 

L’INTERVENTO 

L’intervento è stato suddiviso in tre diverse attività: 

  1. L’avviamento immediato dello stabilimento indiano con un nuovo lay-out in ottica Lean. Ciò ha comportato la definizione di linee di produzione a seguito di uno studio delle famiglie di prodotto (standardizzazione dei cicli produttivi) e l’avviamento di una programmazione basata sulle richieste quotidiane dei Clienti (Kanban system). 
    È stata, inoltre, ridefinita l’intera catena della fornitura (Supply Chain) per rendere la realtà industriale indiana indipendente dalla Supply Chain della Casa Madre. 
     
  2. Il passaggio della produzione in paesi a basso costo della manodopera (Low Cost Country), a sostituzione parziale di quelle originarie, nell’ambito di un progetto di internazionalizzazione del settore industriale su prodotti a bassa marginalità e commercialmente classificabili maturi. 
     
  3. La ristrutturazione completa del sistema logistico tramite lo studio di nuovi flussi nei trasporti che hanno imposto la realizzazione di opportuni magazzini delocalizzati (hub) per la convergenza e lo smistamento dei materiali sia in ingresso che in uscita. 
     
  4. La realizzazione di un sistema per il ritiro presso i singoli fornitori locali, a mo’ di giro del latte (Milk Run), ha completato il progetto logistico. 

 

I RISULTATI 

L’avviamento dell’impianto indiano è avvenuto nei tempi e nei costi previsti insieme allo sviluppo di importanti fonti alternative anche per le produzioni europee.

 

Il trasferimento nei Low Cost Countries del 100% dei prodotti previsti a piano industriale ha portato un recupero della redditività consolidata dell’ordine del 5%.

 

La revisione della gestione dei trasporti ha determinato una riduzione maggiore del 2% dei costi logistici rispetto al fatturato.

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