IL MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE INDUSTRIALI

IL PROBLEMA

Una multinazionale operante nel settore della componentistica Automotive, nell’ambito di un concordato preventivo per continuità, necessitava di un importante intervento di recupero delle proprie performance industriali in tutti i reparti produttivi dei due stabilimenti italiani.

 

L’INTERVENTO

A causa della complessità dell’intervento richiesto, si è prima di tutto reso necessario definire le priorità per poter focalizzare chiaramente le aree di miglioramento e le conseguenti azioni necessarie.

 

A seguito di tale analisi, gli sforzi si sono principalmente concentrati sul miglioramento della manutenzione degli impianti e della loro efficienza, sul recupero della resa manodopera diretta e sull’innalzamento del livello di servizio dato ai clienti.

 

Si è quindi proceduto a realizzare una serie di Value Stream Analysis per fotografare lo stato iniziale. Sono state così definite una serie di azioni specifiche tali da individuare chiaramente lo stato finale da raggiungere.

 

Le azioni messe in pratica sono quindi state:

  • La standardizzazione dei cicli produttivi propedeutica alla definizione delle linee di produzione e delle celle produttive in ottica Lean (team di produzione). Tutto ciò ha reso necessario il coinvolgimento diretto delle maestranze con le quali sono stati definiti gli obiettivi  di ogni singolo team;
     
  • Il miglioramento della manutenzione impianti tramite attività TPM (Total Productive Maintenance) che hanno portato alla definizione di piani di manutenzione autonoma e preventiva;
     
  • L’individuazione degli sprechi esistenti in qualsiasi area produttiva;
     
  • L’ordine e la pulizia (5S) come base per lo sviluppo di attività di recupero dell'efficienza (kaizen events) 

È stato, inoltre, avviato un importante studio per l’incremento della capacità produttiva senza investimenti onerosi per l’azienda che determinasse un forte recupero del livello di servizio dato ai clienti.

 

I RISULTATI

Gli interventi hanno portato:

  • L’incremento della capacità produttiva del 20% circa con un raggiungimento di un livello di servizio medio costantemente al di sopra dell’85%.
     
  • Il miglioramenti dell'efficienza impianti e della resa della manodopera tali da sostenere l’incremento della capacità produttiva con un sostanziale mantenimento del livello occupazionale, a meno di minime riduzioni legate a piani individuali di mobilità.
     
  • La positiva conclusione del concordato preventivo per continuità nei tempi e nei modi previsti a piano industriale

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